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Bulgaria (3 giorni tra Sofia e il Rilski Manastir)

15/12 – 18/12 2016

Penso che tutti gli appassionati di storia debbano visitare almeno una volta nella propria vita la città di Sofia, capitale della Bulgaria. Terza capitale più antica d’Europa dopo Atene e Roma. Una città che nella sua storia ha subìto numerose conquiste da parte di diverse tribù ed imperi. La tribù tracia dei Serdi fondò Serdica, l’attuale Sofia che venne poi conquistata dall’Impero Romano, distrutta dagli Unni, ricostruita dai Bizantini, passata poi in mano ai Bulgari, all’Impero Ottomano ed infine ai Russi.

15/12

Prenoto un volo con la Wizzair dall’aeroporto di Bergamo che in 1h e 40′ porta a Sofia. All’esterno del Terminal partono i bus per il centro città. Salgo sul bus n°84 che porta alla fermata “Sofia University” dopo un tragitto di una mezz’ora. Scendo di fronte a Starbucks Coffee sulla “General Yosif V. Gourko” (a sinistra Starbucks, a destra il Knyazheska Garden). La città è molto piccola e raggiungo quindi l’Hostel Mostel, situato in “Makedonia Blvd 2a”, a piedi dopo una passeggiata di circa 20′.

Questa prima giornata la concludo nell’area comune dell’ostello facendo conoscenze con ragazzi di diverse nazionalità, formando anche un bel gruppetto per l’escursione del giorno successivo al Monastero di Rila.

16/12

Tramite l’ostello contattiamo due autisti che porteranno me e altri 9 ragazzi al Monastero di Rila, situato a circa 1h 30′ da Sofia. In auto con me ci sono: Tòmas, Caroline, Rebecca, Lei e Somya.

 Il “Rilski Manastir” nel 1983 è stato riconosciuto come bene protetto dall’UNESCO. A primo impatto sembra di trovarsi davanti ad una fortezza in quanto è protetto da mura di cinta con feritoie. Oltrepassate le mura veniamo colpiti dalla bellezza di questo Monastero in stile bizantino e dai suoi bellissimi affreschi posti sulle pareti esterne.

Rilski Manastir

 

L’ingresso al Monastero è gratuito mentre è a pagamento il museo che sinceramente non mi ha colpito particolarmente. Terminata la visita del Monastero restano ancora un paio d’ore prima del ritorno a Sofia. Così d’accordo con gli altri ragazzi decidiamo di rifugiarci dentro all’unico ristorante della zona per scaldarci viste le basse temperature della zona. In serata torniamo a Sofia e soddisfatti della bellissima e ben organizzata escursione, la consigliamo anche agli altri ragazzi presenti in ostello.

17/12

Finalmente inizio a visitare Sofia. La prima tappa è il Ponte delle Aquile (Orlov Most) dedicato agli esiliati, ai condannati ed ai prigionieri della guerra russo-turca del 1878.

Orlov Most

Proseguo poi per “Bulevard Tsar Osvoboditel” (viale dello zar liberatore ovvero lo zar Alessandro II di Russia). Sul lato sinistro del viale scorgo un grande obelisco, monumento all’Armata Rossa.

Arrivato all’altezza dell’ufficio turistico, entro nel parco che affianca la strada trovandomi così di fronte alla cattedrale Aleksandr Nevskij, attrazione principale della città di Sofia. Una maestosa cattedrale ortodossa, seconda più grande dei balcani, che venne costruita in segno di riconoscenza verso la Russia ed in memoria dei caduti della guerra russo-turca.

Cattedrale Aleksandr Nevskij

Tsurkva Sveta Nicolai

Proseguo la camminata raggiungendo la Chiesa Russa di San Nicola (Tsurkva Sveta Nicolai), piccola ma con le caratteristiche cupole a cipolla. Entro all’interno della chiesa ma è in corso la messa ortodossa e decido di togliere subito il disturbo.

Tappa successiva è la zona “Serdica” dove si trova la statua di Santa Sofia, una colonna alta 24m con in cima la statua alta 2m. Da qui, inoltre, si possono ammirare i resti archeologici della vecchia Sofia (allora chiamata Serdika) ed è presente anche il museo archeologico.

 

Statua Santa Sofia

Resti antica Serdica

 

 

 

 

 

 

Altri due luoghi che attirano la mia attenzione sono la Rotonda di San Giorgio e la Cattedrale di Santa Domenica (Sveta Nedelya).

Si fa sera ed è ora di tornare all’ostello, preparare lo zaino, salutare tutti gli amici conosciuti in questo bel viaggio. Domani si torna a casa!

Sofia non ha deluso le mie aspettative. Certo essendo una piccola città non ha molto da visitare. Quel poco che ha è di importante valore storico. Facile da girare a piedi o in alternativa con la metropolitana. Gli altri mezzi di trasporto sono abbastanza regolari. Per quanto riguarda l’ostello… il migliore in cui sia mai stato. Ospitalità, pulizia, organizzazione delle escursioni introvabili in altri ostelli.

Per visitare la città ho utilizzato la guida di Sofia scritta da Simonetta Di Zanutto intitolata: “Sofia e dintorni” pubblicata dalla libreria editrice Odos di Udine. Scritta davvero bene! La consiglio!!!

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