landing-top-rev-img-01

Blog

Arabia Saudita, la nuova meta turistica

Da settembre 2019 l’Arabia Saudita ha ufficialmente aperto i propri confini ai cittadini di 49 paesi, Italia inclusa. Prima di questa data era possibile entrare nel Regno per motivi di lavoro o religiosi. Solo le persone di religione musulmana, infatti, potevano richiedere un Visto per il Pellegrinaggio a La Mecca e Medina (Umrah e Haji). Il Visto va richiesto online sul sito www.visitsaudi.com.

La mia avventura in terra saudita inizia da Riad (o Riyadh). L’aeroporto internazionale King Khalid dista circa 35km dal centro e al momento non è possibile raggiungere il centro città coi mezzi pubblici. Le uniche opzioni disponibili sono i taxi e Uber. Alcuni hotel forniscono il servizio navetta da e per l’aeroporto.

Riad è la capitale del Regno dell’Arabia Saudita nonché la città più grande e moderna del paese. In lingua araba significa “giardino” in quanto si tratta di una delle zone più verdi della penisola.

Decido di esplorare la città cominciando dal centro storico. L’attrazione principale di questa zona è la Fortezza di Masmak (Al Masmak Palace Museum), un forte dotato di alte torri e grossi muri a difesa della città vecchia. Al suo interno è presente un museo che parla della storia di Riad e l’ingresso è gratuito.

Di fronte al forte si trova Deera Square o Alsafat Square, una piazza in cui hanno luogo le esecuzioni pubbliche. Ebbene sì, in Arabia Saudita vige ancora la pena di morte per alcuni reati. Dalla piazza è inoltre visibile la moschea Imam Turki Bin Abdullah, una delle moschee più grandi dell’Arabia Saudita e luogo di culto dei musulmani sunniti con una capienza di 17000 fedeli.

A mezz’ora di distanza a piedi, raggiungo poi il Museo Nazionale Saudita (The Saudi National Museum), uno dei musei più importanti del paese che, tramite un percorso molto ben segnalato, permette di scoprire di più sulla città e sul Regno.

Il museo è gratuito ed è suddiviso in otto gallerie:

  • Uomo e Universo
  • Regno Arabo
  • Età pre-Islamica
  • La missione del profeta
  • L’Islam e la penisola Araba
  • I primi e i secondi stati Sauditi
  • Unificazione
  • L’Haji e le due moschee sacre

A breve distanza dal Museo Nazionale Saudita si trova il Palazzo Murabba (Al Murabba Palace) ex casa e corte del re Abdul Aziz fondatore dell’odierna Arabia Saudita.

Terminata la parte storica della città, raggiungo la zona moderna. King Fahd Road è l’arteria principale della città dove si concentra la maggior parte del traffico cittadino. Praticamente si tratta di un’autostrada lunga 25km che attraversa la città. Olaya Street, invece, è parallela alla King Fahd Road ed è il distretto finanziario della città. Qui si trovano numerose catene di hotel, grattacieli e altre costruzioni moderne.

Il grattacielo più importante di Riad è il Kingdom Centre alto ben 302m. Al suo interno ospita un enorme centro commerciale e sedi di diverse aziende. Inoltre pagando un biglietto di circa 17 Euro è possibile raggiungere lo Sky Bridge al 99esimo piano e godere di un panorama mozzafiato sulla città. Esperienza imperdibile per chi si trova da queste parti. Di notte la parte alta della torre si illumina.

Altri edifici importanti visibili percorrendo Olaya street sono l’Al Faisaliah Center e la King Fahad National Library. Il primo è un grattacielo ad uso commerciale di 44 piani, mentre il secondo è il deposito legale e la biblioteca dei diritti d’autore per l’Arabia Saudita.

Infine merita una visita anche il Distretto At Turaif, prima capitale della dinastia saudita inserita nella lista dei patrimoni mondiali dall’UNESCO. Si trova poco distante da Riad in direzione nord-ovest. Questo sito comprende i resti di diversi palazzi e un complesso urbano costruito vicino all’oasi di ad-Dir’iyah. Purtroppo durante la mia visita il complesso era chiuso per lavori.

Dalla capitale Riad si possono effettuare anche due bellissime escursioni che permettono di prendersi una pausa dal caos della città, dall’inquinamento e dal cemento:

  • Jebel Fihrayn (detto anche in inglese: The Edge of the World); “Il Confine del Mondo” si trova a circa 90km da Riad e consiste in una meraviglia geologica situata nel deserto roccioso. Questo nome è dovuto dal fatto che dalla cima della scarpata si gode di una vista ininterrotta dell’orizzonte. Queste scogliere alte 300m si affacciano sulla pianura circostante, un antico fondale oceanico. Un’antica rotta carovaniera un tempo passava attraverso questa terra. A seguito di un paio di incidenti mortali negli ultimi anni, è possibile visitare questo sito solo con agenzie autorizzate. Io mi sono affidato a Riyadh Hiking.

  • Dune di Sabbia Rossa (Red Sand dunes); questa escursione vi porterà, dopo un’ora di tragitto, nel deserto situato a sud-ovest della capitale e prevede diverse attività sulle dune come escursionismo, sandboarding, quad, giochi tra cui pallavolo e osservazione delle stelle. È possibile restare tutta la notte nel deserto e tornare in città dopo la colazione. Causa forte vento nel deserto, questa escursione mi è stata cancellata il giorno prima.

AlUla

Un volo interno della durata di 1h30’ mi porta nella cittadina di AlUla. Questa città, situata a circa 1100km da Riad, sta vivendo un periodo di elevato sviluppo turistico grazie alle numerose attrazioni che possiede. Ritiro l’auto noleggiata e  raggiungo la Old Town (città vecchia), costruita su un’altura e dominata dal castello di Musa bin Nusayr. All’interno della città vecchia ci sono circa 900 case, 400 negozi e 5 piazze. Al momento, numerosi lavori di manutenzione e ristrutturazione del sito non permettono di godersi la bellezza del posto.

Seconda tappa è la roccia a forma di elefante (Elephant Rock in inglese o Jabal AlFil in arabo). Situata nella sabbia dorata del deserto grazie a milioni di anni di erosione da parte del vento e dell’acqua che hanno modellato questa roccia dandogli appunto la forma di un elefante. Il sito apre alle 16:00 e ci si può rilassare sui numerosi divanetti presenti sulla sabbia ad attendere il tramonto. Esperienza assolutamente da provare.

Arriva il mio compleanno e dopo aver festeggiato i precedenti due in casa per colpa della pandemia, quest’anno decido di festeggiarlo alla grande visitando il sito archeologico di Hegra (o Mada’in Saleh), seconda capitale dei Nabatei dopo Petra.

Hegra è un sito Unesco che si trova a circa 22km dalla città di AlUla. Nell’antichità questo luogo era abitato da Thamudeni e Nabatei e successivamente venne occupato dai legionari romani durante il periodo di espansione in Oriente. Si stima che qui siano presenti 131 tombe in un raggio di 13km. Per visitare il sito bisogna acquistare un biglietto su internet oppure raggiungendo il Winter Park di AlUla dove è presente l’ufficio turistico della zona e qualche banchetto di fast-food.  E’ possibile visitare il sito solo con gruppi organizzati su pullman che partono dal Winter Park.

Il tour prevede diverse fermate:

  • Hijaz Railway Station: era una linea ferroviaria che attraversava la ragione dell’Hegiaz, la Siria, la Giordania e l’Arabia Saudita;
  • Jabal Ithlib: Sperone montuoso naturale con un corridoio lungo e stretto chiamato Siq. Qui si trova anche una grande sala chiamata Diwan e si pensa che fosse una sala dedicata a riunioni o banchetti. Guardandosi intorno è possibile vedere incisioni rupestri raffiguranti divinità nabatee;
  • Jabal al Banat (Qasr AlBint): Uno dei più grandi gruppi di tombe di Hegra con le sue oltre 100 tombe monumentali di cui 29 scolpite su tutti i lati della roccia;
  • Tomb of Lihyan son of Kuza (Qasr AlFarid): La tomba di Lihyan figlio di Kuza è la più famosa tomba del sito di Hegra appartenente a un individuo o a una famiglia nabatea molto importante;
  • Jabal AlAhmar: Prende il nome dalla scogliera di arenaria che ospita 18 tombe;
  • Handcraft Pavilion: padiglione creato come souvenir shop.

Desert X AlUla 2022

Dall’11 febbraio al 30 marzo 2022 sarà possibile visitare una mostra d’arte internazionale all’interno del deserto di AlUla. Evento gratuito e aperto a tutti che mette in mostra le opere di 15 artisti internazionali chiamati a misurarsi sul tema del “Sarab”, che allude a “miraggio e oasi”.

Trovandomi in questa zona durante questo periodo, non posso perdermela. Ritiro il biglietto gratuito presso il Winter Park e raggiungo il pullman che porta all’interno del deserto. Provo subito una sensazione strana, bellissima. Un museo all’aperto con deserto e rocce come scenario, un cielo azzurro chiaro come si vede raramente a casa mia. Emozioni indescrivibili. Ringrazio la mia amica Benedetta che mi ha fatto venire a conoscenza dell’evento e quindi vivere queste emozioni.

Infine, prima di lasciare AlUla e l’Arabia Saudita, salgo in macchina per raggiungere un punto panoramico che offre la visuale dall’alto di questa bellissima zona. Il miglior modo a mio parere per salutare questo Stato ancora poco conosciuto dal turismo.

Rispondi